mercoledì 30 gennaio 2008

Il nostro mattino

Gigi scrive:
Hall dell'hotel deserta, fra poco arriva la solita tipa della reception che mi caccia via, alle 24.00 all'Army tutti a letto.
Rimangono poche ore all'inizio del viaggio di rientro in Italia. Ancora una volta si accatastano emozioni e adesso anche i ricordi. La voglia di riabbracciare i miei cari e di presentare anche a loro la nostra bambina tanto attesa è fortissima, e sarà festa grande.
In fondo però affiora tanta malinconia, intensa e che non riesco a negare, quel senso di aver visto e fissato solo un centesimo di tutto quello che ci sarebbe piaciuto conoscere di questo paese, per poterlo raccontare a Giada, per potergli parlare delle sue radici. Mi intristisce dire di non aver mai visto il sole in questa città, però è andata così.
L'arrivo di Giada è stata una folata di vento in quella stanza in fondo al cuore in cui si erano accatastati fatica, speranze, viaggi, cadute, attese.. la polvere del nostro percorso adottivo. Adesso c'è aria nuova, fresca, cristallina.
Penso di aver goduto ogni minuto di questa avventura in modo pieno ed assoluto, come non avrei mai immaginato: io e Cri siamo felici, spudoratamente felici.
E' sicuramente solo l'inizio della nostra avventura di genitori, ma finalmente posso sperare che i sogni che ostinatamente ricacciavo dentro per non farmi male, adesso li posso tirare fuori. E allora immagino le passeggiate in bici con Cri e Giada in primavera, i risvegli nei giorni di festa, i giochi con i Nonni e gli Zii, i nuovi e i vecchi amici insieme con noi a festeggiare, il frastuono nella nostra casa fino ad oggi troppo silenziosa, le risate, i muri da manine macchiati, le impronte sui mobili, i giocattoli sparsi ovunque, il Natale, le Vacanze.
E' vero ci saranno anche problemi, ma adesso ho solo voglia di tutti i miei sogni, le ombre giungano alla sera, per noi è solo un ridente e splendido mattino.
A tutte le coppie che stanno affrontando questo percorso: non demordere MAI, coraggio siamo con voi.
Buona notte a tutti e grazie dal profondo del cuore per esserci stati così vicini.
Vado a vedere cosa stanno combiando le mie donne.
Vi lascio con due foto: la prima è quella dell'abbinamento consegnataci il 7 Dicembre 2007, per capirci quella consumata sotto l'albero di Natale a furia di carezze, la seconda l'ho scattata poco fa in camera, prima della nanna, la differenza e che la protagonista adesso la posso consumare di baci.....


La foto dell'abbinamento


Giada Oggi
Ci risentiamo da casa.
Gigi.



Ritorniamo a casa

Ultime ore ad HANOI.
Ieri abbiamo firmato e consegnato il passaporto di Giada in ambascita. Oggi dovremmo avere tutti i documenti per il rientro. E` confermato, TORNIAMO A CASA!
Partenza da Hanoi Giovedi ore 13.30, arrivo Milano Malpensa Venerdi ore 05.50 mattino.
Cri e Gigi

martedì 29 gennaio 2008

Prima settimana

La nostra famiglia compie una settimana. Sette giorni intensi ed emotivamente coinvolgenti. E' veramente sorprendente accorgersi di quanto la luce negli occhi di nostra figlia cambi di giorno in giorno. Guardandole lo sguardo ci accorgiamo che allo stupore iniziale, piano piano si è sostituita la curiosità e la serenità, e ci è mancata la terra sotto i piedi, quando ci siamo accorti che uscendo di stanza, anche solo per andare in bagno, ci ha cercato con lo sguardo, e riapparendo ci ha rimandato un sorriso e un gorgheggio di gioia.
E riuscite ad immaginare le nostre facce, quando piano piano ha cominciato a sfiorarci il volto con le sue manine, o a dimostrare più interesse per le nostre mani anzichè giocare con i vari pupazzetti portati da casa.
Parlare con le mani, con le carezze vale più di mille parole e questa regola vale ancora di più in questo caso, visto che comunque siamo stranieri alle sue orecchie.




Cristina non lascia Giada un minuto, nella sua dolcezza ogni tanto mi dice:"Tienila tu", come se io me la prendessi per il fatto che con Giada sta con lei, se lo dico è solo uno scherzo, lei sa quanta gioia io possa provare nel vedere giocare le mie donne, nell'assistere alle crisi di "mammite" della piccola, perchè sono i tasselli della nostra famiglia che stanno andando al loro posto.
Di mio mi godo le passeggiate, Giada adora girovagare per la città accoccolata nel marsupio, alternanando momenti di curiosità a paciose dormite, e così facendo, ci permette di continuare a fare i turisti, cercando, tempo permettendo, di far trascorrere velocemente, le ultime giornate che ci separano dal ritorno.


Beccatevi la "vanitosona".

Ed ora vi presento alcune altre stelle del nostro firmamento..in centro KIM con la sua mamma, a destra LISA con il papà.


Solo per darvi un'idea della temperatura esterna, qui siamo a pochi passi del Lago con la Pagoda,
notare piumino e sciarpona..ai nostri mugugni i locali hanno risposto che è più di un decennio che non è così freddo..OK basta dovevamo arrivare noi.



E ora girovaghiamo:


Mercato zona quartiere vecchio..ciccia sui banconi (non chiedetemi di che cosa)

Frutta strana


Venditori per strada..praticamente ovunque



Opera House..ripresa da un risciò..va beh abbiamo provato anche quello..non ce la facevamo più a camminare e GIADA non si è nemmeno svegliata..noi in compenso SI' visto il traffico.
(Che due genitori sciagurati..)

Gigi, Cri e Giada.

domenica 27 gennaio 2008

Due stelline

Ciao a tutti, fermento, ieri dal NAAA Elisa ci ha comunicato che le autorizzazioni della CAI per il rientro in Italia sono pervenute, per cui il momento del ritorno non dovrebbe essere poi tanto lontano. Probabilmente l'imminenza del TET ha giocato a nostro favore, speriamo domani di avere importanti novità dal referente.
E' quasi una settimana che Giada è con noi, è bravissima e sempre più mammona, ma anche papà si intrufola e cerca di difendersi come può. Alterniamo ore in camera d'albergo a brevi passeggiate per le strade di Hanoi. Qua però rischiamo di ammalarci tutti, non se ne può più di vento, freddo e cielo grigio.
Non riusciamo ad andare nei parchi, e vorremmo evitare di gasare i piccoli con lo smog della città. Un consiglio, i marciapiedi di Hanoi, non sono proprio a prova di passeggino: mercanzie e avventori ovunque, gente ferma, motorini parcheggiati in batteria, per cui si è costretti a salire e scendere dai marciapiedi in strada; avendovi già raccontato del traffico, capite che le manovre oltre ad essere pericolose sono anche fastidiose, quindi, se l'età dei piccoli lo consente, è meglio optare per il marsupio, noi ci troviamo benissimo e ci permette di visitare anche le zone della città più affollate come il mercato vecchio.
E adesso volevamo presentarvi le due stelline incontrate a Thai Nghuien, la nostra Giada e la piccola, adorabile Francesca, il tesoro di Antonio e Milena, i nostri amici e compagni di viaggio
della prima ora.
Mentre era tutto uno scattare di foto, le abbiamo viste guardarsi e toccarsi con le manine, serene; sorridendo delle loro strane espressioni, dei tentativi di intavolare una "chiacchierata", ci siamo chiesti se e quante altre volte abbiano giocato insieme in istituto e ci coglie un attimo di tristezza, ma poi la gioia di averle qui, fuga ogni malinconia.
Baci.
Cri, Gigi e Giada.



Questi sono Antonio, Milena e Francesa




Seguono Giada e Francesca che giocano sul lettone.







E per gentile concessione

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venerdì 25 gennaio 2008

Baby Viet?

Avete visto che gioiellino è GIULIA. Ed è una gran chiacchierona...dovete sentire che concerto con mamma Antonella.
La nostra GIADA è di una tranquillità quasi imbarazzante, scendiamo a colazione e scivoliamo a tavola zitti zitti, mentre le altre coppie raccontano di sonni interrotti da richieste di poppate e di ore passate a distrarre pupe scatenate che han voglia di fare di tutto, fuorché dormire. "E a voi come è andata?"..chiedono, e noi: "Emh! bene..ha mangiato verso mezzanotte, tossisce un pochino, però ci ha lasciato dormire"... e qui parte un intercalare di "che fortuna" e "fondo schiena" che vi lasciamo immaginare.
Armati di marsupio abbiamo cominciato nuovamente a fare passeggiate in città. Tempo pessimo come al solito, meno freddo, ma in compenso piove.

Adesso ci si muove in gruppo ed è un piacere condividere con le altre coppie le gioie di essere famiglia, ma anche i timori, le paure, le esperienze del nostro percorso e del nostro incontro
con i bambini. I nostri cuccioli sono uno più bello dell'altro ed è piacevole vedere, giorno dopo giorno, i loro cambiamenti di espressione, i vincoli affettivi formarsi, ma soprattuto le nostre espressioni di apprensione sostituite pian piano dalla serenità.
Tutti i discorsi ruotano intorno a loro. Forte papà Antonio, l'altra sera mi dice: "Beh una volta si parlava di politica a tavola, adesso parliamo di quante volte i nostri figli l'hanno fatta" che dire ci sembra uno splendido cambiamento.
Come anticipavano ai corsi, tra i comportamenti sorprendenti del popolo vietnamita, c'è sicuramente l'accoglienza che riservano alle coppie adottive in giro per la città. Metti di stare tranquillamente girovagando per strada con bimba al seguito, a guardare negozi e bancherelle, improvvisamente scorgi una donnina che ti si fionda incontro, ridendo, battendo le mani, facendo il tipico schiocco della lingua sul palato, e tutta sorridente chiede "Baby Viet?". Rispondiamo "SI'" con tono tra l'orgoglio e il preoccupato (che vuole?) e questa, con altrettanta foga, "annusa" manine a guance della tua bimba (non baciano! annusano!), saluta e rapidamente se ne va.
Questa cosa avviene puntualmente e ripetutamente ad ogni passeggiata, ma anche al supermarket, a volte sono singole persone, specialmente donne, giovani ma anche adulte, a volte interi campanelli di passanti.
Se entri al ristorante, è quasi certo che una qualche cameriera o il titolare si offra di badare alla piccola mentre tu stai mangiando.
Lasciate a casa la gelosia o il timore, questa è una delle espressioni più deliziose di questo popolo, certo la prima volta lascia molto spiazzati e scatena un po' di "preoccupazione" se non proprio "gelosia", ma poi la si accetta piacevolmente e rende orgogliosi.
Cri e Gigi



Gigi ci prova ma in camera GIADA dorme solo con mamma CRI



Bagnetto



Giulia e Giada quattro chiacchiere prima di cena

giovedì 24 gennaio 2008

Avanti c'è posto.

C'era un posto già prenotato in questo blog da alcune settimane. E tanti amici e amiche che stanno aspettando.
Allora bando alle ciance. Li abbiamo aspettati con ansia, e finalmente eccoli qua, mamma Antonella, papà Carlo e la loro splendida GIULIA.











Neanche un anno fa, una sera a cena, eravamo seduti attorno ad un tavolo rincorrendo un sogno: adottare un bimbo.
Abbiamo affrontato insieme la salita, tanti tornanti e buche a non finire, ma tenaci abbiamo raggiunto la meta.
Una dedica speciale: a tutti i compagni di quella sera e agli amici conosciuti in rete che ancora sono in cammino, molti prossimi alla meta, alcuni un po' più indietro, non dermordete, si arriva tutti in fondo ed il premio è sempre il gradino più alto del podio.
Cri e Gigi.

In tre

Un nuovo inizio.
Lenta lenta, sta cominciando una normale routine quotidiana, se si può chiamare routine l'accampamento in cui si è trasformata la nostra camera all'Army Hotel.
La dottoressa presso l'ospedale francese di Hanoi, dove abbiamo fatto la visita di rito, ci ha detto che Giada è tutto sommato in salute, a parte una dermatite dovuta al freddo e all'utilizzo di prodotti non idonei per la pulizia del corpo dei bimbi, risolvibile con una bella impomatata due volte al giorno, e avendo riscontrato l'immancabile fastidiosa bronchitina, presente in gran parte dei bimbi provenienti dagli istituti vietnamiti.
Peso, altezza ecc.. sono ok, anzi ci ha fatto notare che siamo sul paffutello, ma perchè non si vede? va che guanciotte...


Ed ora la giostra del vivere quotidiano.
Nonostante si sia ritrovata fra le braccia di questi due matti sbucati da chissà dove, Giada è veramente una cucciola bravissima, tranquilla, qualche pianto quando ha sonno o fame, per il resto è molto regolare: durante il giorno poppata ogni 4 ore, poi un oretta alla scoperta del mondo e per ricevere coccole e baci, poi sonnellino, poi cambio pannolino, e via così e.. udite udite alla notte tiratona di 7 ore fino al mattino. Io e Cri ci guardiamo e sorridiamo, dice "Possibile? è un sogno", io rispondo "Possibile. E' realtà".
Quando non dorme se la spassa ad osservare il mondo, girovagando sul letto, perdendosi dietro l'apparente banalità delle cose di tutti i giorni: un pacchetto di salviette, il barattolino di crema per la pelle, una sbirciata ai giocattolini portati da casa (ma solo una sbirciatina, ci sarà tempo per quelli).
Da ieri, dalle cose, è passata a studiare meglio le nostre mani e i nostri volti, ci accarezza, vuole capire un po' meglio queste due macchine da baci e carezze, che non la lasciano stare un momento. Quando sente Cri parlare ma non la vede la cerca e Cri si scioglie.

In questi giorni ci hanno raggiunto le coppie che hanno adottato al Sud, felici dei loro splendidi bambini ma stremati dai continui spostamenti. Vista la loro stanchezza, aver fatto i turisti rilassati (anche se ansiosi) per tre giorni non è stata poi una cosa tanto negativa, ci ha dato almento il tempo per riprenderci dal viaggio. Ora siamo 7 coppie, le femminucce battono i maschietti 6 a 1. Opplà!!!
E adesso un altro po' di foto di noi tre.


Latte che passione 1


Latte che passione 2

Rifornimento di carezze

Si vola

Il punto di vista di una mamma

Ora vorrei scrivere un'impressione molto personale, che è un pensiero rivolto a tutte le mamme che come me hanno dovuto affrontare, o stanno ancora affrontando, la lunga e snervante attesa dell'adozione.
Nel cammino che ci porta a questa meta abbiamo sognato ed idealizzato il nostro bimbo e ci siamo spessissimo chieste se ce l'avremmo fatta ad affrontare questa grande impresa, sopratutto se ce l'avremmo fatta a fare le mamme. Ebbene SI, CE LA POSSIAMO FARE!
E volete sapere quando veramente ci si sente mamma di queste piccole creature?
Certo il momento in cui te la mettono in braccio è bellissimo, indimenticabile, ma ancora sembra un gioco.
Nel mio caso Giada Nghiem è stata subito un amore, si è subito "buttata" verso di me sorridendo e questo ti prende al cuore! (...e ti fa piangere come una bambina).
Poi il giorno successivo ci siamo studiati, annusati, l'abbiamo coperta di baci e attenzioni, ma ancora tutti e tre eravamo in una fase di scoperta, di"amicizia".
Ma il momento in cui mi sono sentita veramente la sua mamma è stato quando, già al terzo giorno, con le sue minuscole manine mi ha cercato e subito mi ha sorriso guardandomi con quei suoi occhi dolci che nessuna foto può rendere. In quel momento MI SONO SENTITA COMPLETAMENTE E PER SEMPRE LA SUA MAMMA.



Alla prossima.
Baci.
Cri e Gigi.

martedì 22 gennaio 2008

E' andata così

Riacquistato il controllo, è ora di fissare i ricordi.
Ritorniamo quindi a ieri 21 Gennaio 2008.
La partenza per l'istituto di Thai Nguyen è fissata per le 12.00 ora locale, siamo già svegli dalle 6.00, di dormire non c'è stato verso. Colazione forzatamente abbondante, ci aspetta una giornata senza pausa pranzo per cui incameriamo vivande, anche se i sapori sono un pò anonimi, sarà la tensione? Ore 11.00 Cri ha preparato praticamente tutto, borsa, pannolini e vestitini di ricambio, doni per le "didi" e per le autorità presenti durante la cerimonia del Dare e del Ricevere.
Rileggiamo gli appunti dell'ente, sia mai ci siamo dimenticati qualcosa..ok preso tutto. Scendiamo con Antonio e Milena nella Hall dell'albergo.
Pulmino e Stella (la referente) arrivano puntuali, carichiamo le borse e partiamo. In questi giorni Hanoi è FREDDA, ci sono 12°, e la giornata è piovosa. Dicono che è da 12 anni che non fa così tanto freddo ad Hanoi. Ci siamo portati dietro l'inverno. Sobh! Sarebbe stato bello avere il sole oggi.
Se domani mi chiederanno di cosa hai più paura, dell'aereo o di essere a bordo di un pulmino tipo FIAT Ducato a spasso per le strade de Vietnam settentrionale, adesso direi le strade del Vietnam!!. Forse sarà l'emozione per l'incontro, ma quasi non mi rendo conto che l'autista è un pazzo scatenato! sorpassi azzardati e frontali schivati all'ultimo, della serie vediamo chi rallenta o si sposta prima, tutto condito dal clacson personalizzato del pulmino, non la classica tromba da stadio, ma un melodioso acuto calante con effetto doppler. Per chi mi conosce, assicuro
che se qualcuno guidasse così in Italia e io fossi a bordo, dopo pochi secondi mi troverebbe attacato al collo. Per gli amici compagni di "svacco" giovanile, siete pregati di non prendere per i fondelli, dicendo che la mia guida è grosso modo così e che ai tempi provavate la stessa fantastica sensazione.

Ponte sul Fiume Rosso(usciamo da Hanoi)

Fino all'aereoporto internazionale la strada si mantiene trafficata, pericolosa, ma comunque accettabile, poi deviamo in direzione Thai Nguyen, distanza poco più di 30 km, il cuore sobbalza, e per altre ragioni non solo il cuore, ci troviamo infatti a percorre una strada a due corsie, strettina, tutta buche e dossi, sempre piena di immancabili motorini, ma anche di carretti trainati da buoi, biciclette stipate di mercanzia, pedoni, autoraticolati..ma l'impavido autista ingrana la quarta e avanti tutta..io voglio vedere GIADA prima possibile e possibilmente vivo e insieme a Cri!!!

A parte che il tempo è uggioso e nebbioso, la strada non da comunque modo di fissare un granchè del paesaggio, è quasi ininterrottamente costeggiata da case, negozi, botteghe artigiane. E con l'aumentare della distanza, aumenta anche la povertà ed il divario fra città e campagna.






Quale paese stiamo attraversando? Non saprei dire. Quando non sono case, si scorgono risaie ovunque, ogni tanto faccio una foto, provo a riprendere qualcosa con la videocamera, tutto sempre molto mosso e confuso a causa delle buche e della guida scriteriata, e dei finestrini non proprio puliti del mezzo di trasporto.

Risaie

Ai lati della strada le pietre miliari indicano i chilometri rimanenti, il nostro countdown.
Non stiamo chiacchierando molto, la tensione aumenta e spezza le parole. Sono passate quasi due ore di viaggio, siamo finalmente a Thai Nguyen, la città di Giada. E' abbastanza popolata, evidentemente meno caotica della capitale, ma comunque rumorosa. Il pulmino imbocca una strada a sinistra, poi una leggera salita, è evidente, stiamo arrivando all'istituto. Lo riconosco,
avendo trovato alcune foto sul web, non può che essere lui. Guardo Cri, fil di voce: "Siamo arrivati". Il pulmino entra dal ingresso principale, si affianca ad un edificio basso, ci sono finestre
scure, con doghe marroni. Dobbiamo scendere. Ci precipitiamo fuori, sento solo il battito del cuore che pulsa nelle orecchie.


L'istituto

Non si vedono bambini, ma si SENTONO. L'aria è piena di vagiti, ma quanti sono? ma dove sono? Faccio in tempo a riprendere qualcosa con la videocamera, c'è anche un bimbo, avrà al massimo 10 anni, mi guarda da dietro le doghe di una finestra semiaperta, ho le tasche piene di caramelle, di quelle gommose. Ci hanno detto che a volte ci sono bimbi che si muovono liberamente nell'istituto mentre si attende l'incontro, io e Cri abbiamo pensato di portare queste caramelle, per loro. Mentre Stella va ad annunciare il nostro arrivo ai responsabili dell'istituto, riesco ad allungare alcune caramelle al ragazzino, che immediatamente le prende e le divide con un altro ospite dell'istituto steso in un letto (forse è una ala dormitorio) che nella penombra non avevo visto.
Non c'è e non mi aspetto un grazie, ma ricevo uno sguardo, sarà con me per sempre.
E' l'unica istantanea che mi rimarrà dell'interno dell'istituto: come testimoniato da altre coppie, in alcuni istituti, le stanze in cui stanno i bambini sono off limits, questo probabilmente è uno di quelli.
Siamo accompagnati in una stanza annessa all'edificio all'ingresso dell'istituto, formale, con alle pareti foto di iniziative ed eventi riguardanti la vita dei bimbi. Io non vedo più quadri, sedie, vessilli vietnamiti, cerco comunque di filmare. Ci dicono di accomodarci che le bimbe stanno arrivando.
Il tempo di nuovo rallenta, sono seduto vicino a Cri. Mi sto guardando intorno, la stanza ha un lato con vetrate, da su un ambiente interno dell'istituto, nascosto da tende blu, qualcosa si può scorgere, da dove sono io nulla. Ma Antonio sì, ed improvvisamente se ne esce in un "Mio Dio".. le vede, stanno arrivando..forza papà, forza mamme, si vola. La prima ad entrare è Francesca con la sua didi, ho il tempo di filmare Antonio e Milena partire in orbita, e subito dopo arriva Giada con la sua di tata e siamo noi a decollare. Mando avanti Cri, è tutta tua anzi nostra, vai, io filmo poi sarà il mio turno.


E' come se l'avessimo sempre conosciuta, non piange, la didi la mette in braccio a Cri che si commuove ed è subito amore. Non stiamo nella pelle, la didi cerca insistentemente di dirci qualcosa, chiamiamo Stella, ci vuole dire che Giada (Nghiem) è brava e tranquilla, ci da alcune informazioni sulle poppate che fa, quanto latte prende. Giada è molto arrossata in faccia, ci spiega che è colpa del freddo.
Ora il tempo è rapido. Ci dicono che dobbiamo partire, pannolini, latte, pennarelli e libri da colorare portati in dono li abbiamo già consegnati al personale, prendiamo i regali per le didi e glieli consegnamo. La nostra dice chiaramente "GRAZIE". Nella concitazione non riesco a chiedere a Stella se può dirmi il nome della didi. La filmo mentre saluta Giada, nei suoi occhi vedo un velo di lacrime, devo resistere riesco solo a dire GRAZIE e lo ripeto finchè posso.
In fretta e furia ci caricano nuovamente sul pulmino e ci portano al palazzo di giustizia della provincia, per la cerimonia del Dare e Ricevere. Sul pulmino sono foto e riprese a ripetizione, baci e abbracci. Strano pensavo sarei scoppiato a piangere, invece nulla. L'adrenalina fa il suo dovere.
Arriviamo al palazzo di giustizia, cominciamo il rito della firma dei documenti. Le bimbe se la dormono tutta, belle beate.

Intanto conosciamo il vicedirettore del palazzo di giustizia, il direttore
dell'orfanotrofio ed un segretario (che si è destreggiato anche nelle foto di rito), tutti molto gentili, ci sono anche due gentili signorine che ci tengono le bimbe mentre espletiamo tutta la burocrazia necessaria, Stella efficiente fa da interprete.
La cerimonia è sobria, è a tutti gli effetti un rito di investitura, quando il vicedirettore ci proclama ufficialmente famiglia, io e Cri ci guardiamo e guardiamo Giada finalmente parte di noi.
Strette di mano scambio di doni concludono il tutto.
Risaliamo velocemene in pulmino, Giada dorme in braccio a Cri avvolta nella sua copertina, la prendo in braccio, emana un calore fortissimo, non ce la faccio più e scoppio a piangere, e questa volta sono tutte di gioia..tutte di gioia. Guardo fuori dal finestrino e guardo la città, e ancora una volta mi trovo a sussurrare grazie. Cullo Giada, bacio Cri e canto "Senza parole".
E' quasi buio, ci sono ancora 2 ore per rientrare in hotel, riesco ancora a fare alcune riprese durante il ritorno. L'autista è carico più che mai. Ci supera un' autoambulanza e ho il terrore che si metta in scia per fare prima (questa mi sa che sia una moda italiana non ancora arrivata fin qua).
Giada si sveglia, e riesce anche a sorridere a questi due fulminati che la tengono in braccio, che parlano una strana lingua, fatta di parole strane, straniere ma anche di gorgoglii, di bla bla bla, di baci a più non posso e abbracci. Facciamo anche la prima poppata in pulmino.

Giada è serena, io e Cri ci guardiamo e speriamo non sia la quiete prima della tempesta, temiamo una prima notte in bianco. Poco dopo le 18 siamo rientrati in albergo, sani e salvi.
Devo dire che la prima notte è andata benissimo: la bimba è buonissima, tenerissima e coccolona più che mai.
Luigi.

A tutti i "postatori" grazie di tutto l'affetto che ci state dimostrando.
Luigi, Cristina e Giada.

lunedì 21 gennaio 2008

Il giorno più bello

GIADA

Ed ecco a voi il nostro tesoro.

Alcune istantanee di questa indimenticabile giornata.



Poco dopo l'incontro in istituto. Gigi, Cri Giada e la sua tenerissima Didi (tata dell'istituto).



Via verso la cerimonia del Dare e Ricevere.




E finalmente in albergo.

Il giorno più bello

Senza parole

Il nostro cuore in Vietnam non è più solo.
GIADA E' CON NOI. Finalmente la nostra famiglia si è riunita.
Appena possibile cercherò di raccontarvi la cronaca di questa giornata. Adesso mi fiondo in camera..Cri rischia di mangiarmela di baci, LASCIANE UN PO' ANCHE PER ME.


E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.

E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole...
E va bene così...

Il giorno più bello

L'ultima attesa
Notte quasi insonne, tensione alle stelle.
Dopo 2 anni e mezzo di percorso..arranca arranca sulla salita.. finalmente ci siamo. Ultime interminabili ore di attesa, il tempo sembra dilatarsi. Stella ci ha comunicato che la partenza è fissata per le 12 locali.

domenica 20 gennaio 2008

Hannoi quarto giorno (-1 all'incontro)

Ultimo giorno da turisti, e quarto giorno senza vedere la faccia del sole! In compenso è un po' meno freddo. Che non si dica che in questo periodo il clima di Hanoi è gradevole, perchè è una bufala (come quelle che pascolano sulla carreggiata della superstrada che collega Hannoi all'aereoporto).
Siamo quasi alla meta. Domani è il gran giorno.
Anche oggi a zonzo per la città, questa mattina regnava una calma particolare, si capisce è domenica, traffico diradato, meno motori, meno rumore. Nel pomeriggio si è tornati alla sana caotica "normalità", se non peggio.
I fiori sono spesso presenti nella vita quotidiana della città, addobbano negozi, gallerie d'arte, mostre fotografiche; le composizioni sono veramente suggestive e variopinte, e vengono preparate direttamente in strada, pronte per essere consegnate.



Non so se sia per la festa del TET imminente, ma tutti i negozi sono comunque aperti..e molti sono illuminati come da noi durante le festività natalizie. La foto che segue ci è stata praticamente imposta dalla signora accanto a Cri, che le ha letteralemente appoggiato il "portavivande" sulle spalle dicendo candidamete "Foto?". Beh non abbiamo potuto dire di no a tanto impeto, e per poco meno di un euro ci siamo portati a casa una foto con "cappello" tipico e un casco di banane.



Breaking news:
I nostri compagni di viaggio, Antonella e Carlo da Verona, con destinazione Vietnam meridionale, sono arrivati in giornata a Saigon (Ho Chi Minh City) e sorpresissima!!! sono stati accompagnati direttamente dalla loro bimba in istituto e ora è fra le loro braccia...altro che aspettare tre giorni. Viva la nuova famiglia: Antonella, Carlo e la piccolissima Giulia. Non vediamo l'ora di abbracciarli.
Cristina e Luigi

sabato 19 gennaio 2008

Hannoi terzo giorno (-2 all'incontro)

Abbiamo vissuto la "Saturday Night Fever" di Hanoi, recandoci nella zona del mercato vecchio della città, che è a due passi dall'Army Hotel. Si tratta di un susseguirsi ed intrecciarsi di strade in cui si trovano decine e decine di negozi, dove si vende di tutto e a cui si aggiungono una quantità incredibile di vietnamiti (in particolare donne) che tentano di vendere ogni tipo
di merce a chiunque capiti a tiro: frutta, ortaggi, carne, polli, tessuti, vestiti, arte varia.
I prodotti occupano quasi interamente i marciapiedi, e dove non c'è merce e venditore, c'è chi cucina in strada e vende cibo, e devo dire che è abbastanza impressionante vedere mangiare gli avventori seduti su micro sgabelli di plastica oppure ricavati da pile di polistirolo, posizionati ad altezza tubo di scappamento.
E la gente che passeggia dove sta? In mezzo alla strada o nei pochi angoli di marciapiede liberi, non esistono aree pedonali, o almeno non ne abbiamo viste, per cui è un continuo via vai di pedoni che se la giocano con gli immancabili motorini.
Questa sera poi, complice il sabato, in giro c'erano tantissimi giovani, dai comportamenti molto occidentalizzati direi.



Esistono anche mercatini come quello nella foto, in cui ogni singolo centimetro libero è sfruttato per esporre merce. La strada è stretta, impregnata dagli odori delle bancherelle, coloratissime quelle di frutta e verdura, inquietanti i venditori di carne.
Naturalmente siamo facilmente individuabili nella folla variopinta, ed è una continua, insistente offerta di acquisto: un no deciso, cortese, magari ripetuto, è di solito sufficiente, comunque non abbiamo mai notato scortesia o aggressività.
Capita qualche volta di cedere e acquistare qualcosa, il risultato è quello delle api sul miele, se contratti con uno arrivano di corsa tutti quanti, e la stessa cosa capita camminando per strada.. non c'è autista di risciò che non squilli il campanello facendoci cenno di salire.
Qualsiasi cosa vogliate acquistare in un negozio o per strada, la regola qua è contrattare, alla vecchia maniera delle mamme. In alcuni casi si riesce tranquillamente a dimezzare il lancio iniziale, e se anche non si acquista nulla, capita che incontri lo stesso venditore in un'altra via, ti riconosce e ti saluta, con un caloroso "Ciao"!
Dobbiamo dire che l'attesa dell'incontro ci sta donando la possibilità di conoscere meglio il paese della nostra bambina, cerchiamo di fare tesoro di tutto quello che vediamo e proviamo, sarà il bagaglio più importante per la piccola.
Luigi e Cristina.



venerdì 18 gennaio 2008

Hannoi secondo giorno (-3 all'incontro)

Istantanee del viaggio verso HANOI.

Qui siamo all'areoporto di Singapore, che più che un aereoporto sembra un Hotel a 5 stelle. Alla faccia. Notate il sorriso di Luigi dopo che ha ritoccato terra. Poi dopo 2 ore ha smesso nuovamente di ridere.





Oggi
Ci siamo trasferiti all'Army Hotel.
Mattinata ancora piuttosto fredda (15 gradi), le previsioni annunciano più caldo a partire da domani. C'è uno smog allucinante che prende alla gola, la sensazione è quella di stare a pochi centimetri da un tubo di scappamento.
Abbiamo fatto alcune spese: biberon, pannolini, qualche vestitino, latte e acqua per la pupa. I prezzi sono veramente modici (l'Euro in questo momento è fortissimo), per cui, come tanti altri, anche noi vi consigliamo, quando partirete di limitare le cose portate da casa all'essenziale, i negozi ci sono e si trova praticamente di tutto. Ogni tanto spuntano nuove coppie adottive, questa mattina abbiamo incontrato due coppie, una di Ariete con bimbo italiano (?) di 3 anni e bimba viet piccolissima, e una NAAA con bimbo viet di 8 anni, che però non sono qui all'Army ma nell'hotel di fronte, il MOD.
Hanno adottato entrambe in una provincia a 600 km da Hanoi, e si sono pappati 9 ore di treno andata, gli hanno consegnato i bimbi, hanno dormito lì, il giorno dopo cerimonia e poi 10 ore di treno al ritorno (compresa cuccetta notte). Diciamo che li abbiamo visti molto provati ma anche mooolto felici.

Pillole..

Il traffico

Solo per darvi un'idea, qui siamo davanti all'Opera House. Ovunque il sottofondo di "strombazzate" è costante dalla mattina a sera inoltrata....



Tecnica di attraversamento delle strade. Aspettare? Sì domani! Si inizia ad attraversare con prudenza ma senza fermarsi, loro "strombazzano" , tu li guardi, loro ti studiano, scelgono la traiettoria migliore e ti schivano..tutto qua. Basta imparare la tecnica.


I luoghi

Di fianco all'Hotel deve esserci un "municipio" o casa del popolo, escono in continuazione coppie di sposi molto carine con parenti al seguito molto pittoreschi.
Come sono pittoreschi i mestieri di strada. Ovunque sui marciapiedi trovi venditori di ogni tipo di merce (dai frutti strani alle sigarette), ristoranti di strada, riparatori di bicicletta, fioristi, barbieri e chi più ne ha più ne metta.
Non ci si può permettere di fermarsi un attimo perchè subito qualcuno ti avvicina per offrirti un passaggio in risciò o in moto, sigarette ed addirittura di cambiare soldi. Oppure ti salutano senza motivo o ti sorridono per strada..boh!

Adesso un indovinello..
Cosa c'è di strano in questa foto?



E' un barbiere va beh! Ma indossa il casco..mumble mumble..praticamente il tipo è arrivato di "rincorsa" con la moto, e pur di non perdere il cliente, si è messo all'opera senza togliersi nulla. Dopo si è rilassato..



Girovagando abbiamo così consumato anche questa giornata..e siamo a meno due. Coraggio.
Baci.
Cristina e Luigi.

giovedì 17 gennaio 2008

Hanoi

Dopo 24 ore interminabili di viaggio, fra auto, aereo, cambi di aereo, e spostamento in albergo, siamo finalmente arrivati.
Smog a mille, umido e nemmeno tanto caldo, la giornata di oggi mi ricorda molto alcune giornate uggiose di aprile, in pianura padana.
La "prova del volo" è andata..penso che al decollo Cristina abbia visto diverse espressioni di terrore sulla mia faccia.
Per questa notte non saremo all'ARMY Hotel, ma all'ATS Hotel, in quanto il primo è pieno.
Come anticipato la "truppa" si è allargata: con noi ci sono anche Antonio e Milena che attendono di incontrare la piccola Francesca.
Stella ci ha informato che l'incontro con Giada avverrà Lunedì prossimo..non c'è che dire non si regala niente a nessuno, occorre stringere i denti fino in fondo.
A questo punto vedremo di rendere meno pesante l'attesa facendo i turisti e acquistando con calma le cose per la piccola ancora in sospeso: latte, biberon, passeggino, vestitini leggeri (?????).
Va beh pensiamo ad altro.
Impressioni di HANOI: coloratissimo, caotico, contraddittorio nella presente povertà e nella nuova ricchezza. Le strade sono un fiume di motorette, e le auto si muovono a furia di colpi di clacson, della serie "OCCHIO!!! Spostati che arrivo".
Ci sono motorini ovunque, su cui viaggiano anche in tre, alcuni trainano carretti pieni di ogni cosa. Nel tragitto dall'areoporto all'hotel abbiamo visto un bel maiale paffuto a rimorchio, mentre un altro trasportava un bell' albero di mandarini, e per un momento abbiamo pensato ad un abbaglio della stanchezza, credendo di vedere un albero frasche al vento sorpassare da destra il nostro pulmino.
Luigi e Cristina.

martedì 15 gennaio 2008

Pronti

Ed eccoci pronti alla partenza.
Che giornata convulsa, piena di telefonate (grazie a tutti per gli auguri ed i messaggi), di ultimissime cose da fare.
A proposito, non saremo soli!! E' stato un piacere scoprire che c'è un'altra coppia NAAA di Milano con cui condivideremo il viaggio e il momento dell'incontro, la loro piccola ha 9 mesi e vive nello stesso istituto di Giada.
L'aereo parte alle 12.45 da Malpensa (quindi domani mattina levataccia), dopo un cambio a Singapore, dovremmo essere ad Hanoi Giovedì 17 alle 12.30 locali circa.
Che strano, se non fosse per le valige nel corridoio, le duecento cose in carica (cellulari, macchine fotografiche..ecc) e questo poderoso malditesta da stress, sarebbe quasi una serata come tante altre, Cri in questo momento sta cercando di distrarsi davanti alla TV, ma ci credo poco, oggi ha cominciato pure lei a dare segni d'ansia. Io sto qua davanti al pc.
Adesso la chiamo e in questo silenzio, che non vedo l'ora venga squassato dalla cascata di vita della nostra piccola, ci dedichiamo "Ballando al buio" degli Stadio.
Notte.
Luigi.

lunedì 14 gennaio 2008

-2 alla partenza


Mi sembra sia giunto il momento di farvi conosce la mamma e il papà di Giada. Eccoci qua: Cri e Gigi.
Foto sfornata fresca fresca questa sera, dopo lunga battaglia con la fotocamera.
Non fate caso alla faccia rilassata, è tutta scena.
P.S: grazie allo Zio Roberto per il servizio fotografico.

domenica 13 gennaio 2008

-3 alla partenza

C'è una montagna di roba accanto ad una valigia in un angolo di casa: la valigia tanto piccola non è, però è veramente tanto quello che Cristina pensa di metterci dentro.
Ce la farà? Continuo a chiedergli: "Abbiamo preso tutto?" lei: "Quasi...".
La mia ansia sale, insieme a milioni di domande, a milioni di preghiere..e ad una sana dose di paura. Continuo ad accarezzare la foto dell'abbinamento..stropicciata più che mai. Guardo Giada e mi chiedo se la riconoscerò, quanto sarà cambiata, cresciuta. Grazie al cielo Cri è fantasticamente serena, il suo equilibrio compensa i miei momenti di paura, ringrazio il cielo per questo e perchè ce l'ho vicina.
Venerdì abbiamo avuto la splendida notizia che anche un'altra coppia NAAA a noi molto cara, Antonella e Carlo da Verona, partirà il 19 Gennaio. La loro piccola è ospitata in un istituto di
una provincia del Vietnam del Sud, per cui ci incontreremo ad Hanoi solo in un secondo momento, abbiamo sempre detto: "Forse partiremo insieme.." ed effettivamente siamo stati esauditi.
Ieri sera ci siamo regalati il nostro ultimo week end a cena fuori "da soli": non ho provato tristezza anzi..era ora. Ho passato la domenica pomeriggio a litigare con foto e video camera digitali..e software per scaricare su pc immagini e video. Cri ha trottato per casa tutto il tempo. E' arrivato il lettino, per cui oggi si è buttata sulla cameretta della piccola e ha terminato di allestirla..è molto carina.
I nonni e gli zii non stanno più nella pelle..le nonne in particolare sono "belle cariche". La mia mamma, non senza vergona, mi ha candidamente detto che era ora che partissimo..che non ce la fa più a parlare con la foto di Giada..si sente un po' matta. La mamma di Cri tutte le volte che la vede, la sommerge di baci e sorride beata. Fulminati..siamo tutti fulminati.
GIGI.

giovedì 10 gennaio 2008

- 5 alla partenza

Gigi scrive.
Che giornata! Passato lo stordimento dell'annuncio della partenza, oggi abbiamo prenotato il volo aereo Malpensa-Singapore-Hannoi e ritorno e abbiamo fatto altri acquisti per il viaggio e per GIADA. Che buffi che siamo ad acquistare creme, lozioni, vestitini..direi quasi impacciati, io poi vivo un po' sospeso..tanto che la commessa questa sera mi ha detto: "Tanti auguri ma mi raccomando si riprenda.." e perchè mai? io sto così bene, sapeste quanto ho atteso di avere questa faccia.
A proposito, per uno come me che non ha MAI volato, una botta da 18 ore è DA VALIUM! Sarà l'effetto partenza ma per il momento la "strizza" da volo è ancora lontana. Vedremo Mercoledì.
Buonanotte

mercoledì 9 gennaio 2008

Partenza fissata

Benvenuti.
Eccoci qua. Luigi e Cristina quasi alla meta. Il 16 Gennaio partiremo alla volta di Hanoi, e da qui per Thai Nguyen per incontrare finalmente la nostra piccola principessa: Giada.
Nel tumulto di queste ultime, frenetiche, ma tanto attese giornate, apriamo questo blog per condividere con le persone che ci vogliono bene, il momento più felice della nostra vita.