giovedì 21 febbraio 2008

Un mese

E' trascorso un mese dal nostro incontro con GIADA. Giorni volati. Letteralmente. E in un mese questa signorina ci ha cambiato ritmi e abitudini.
Le persone care ci manifestano tutta la loro curiosità e affetto; Giada è aperta, espansiva, studia e poi si concede ad abbracci e coccole, suscitando stupore per la sua tranquillità e noi, ad ogni complimento, scoppiamo di orgoglio. Grazie a tutti voi.
La prima visita dal pediatra è andata benone, siamo a quota 7.4 Kg e 68 cm.
Ogni giorno una novità e da una settimana si gioca all'assalto alla "pappa", e le guanciotte crescono!!!!
Ancora il tempo non permette di godere di lunghe giornate all'aperto, ci si accontenta di qualche giretto in passeggino con mamma, per cui territorio di gioco rimane ancora e soprattutto il tappeto in soggiorno, sperando di passare quanto prima al giardino e poi alla spiaggia: papà non vede l'ora di gettarsi a costruire castelli di sabbia e mamma ride dicendo: "Voglio proprio vederti".
Dopo aver imparato velocemente a stare seduta correttamente, sempre più spesso Giada tenta di gattonare, o meglio adesso striscia tipo "passo del leopardo", ma è chiaro che a breve serviranno cancelletti, para spigoli e una serra per le piante di mamma.
E adesso ecco qua la nostra stellina in azione.



Relax e giochi in soggiorno





Pappa Time





Pronti per la passeggiata

Alla prossima.
Gigi, Cri e GIADA.

giovedì 14 febbraio 2008

In punta di piedi

Da quanto ho ricominciato il lavoro, parto alla mattina e Giada dorme, torno a mezzogiorno e dorme..insomma sto a digiuno di coccole. In punta di piedi mi intrufolo nella sua cameretta, cercando di non svegliarla, vorrei tanto un sorriso, ascolto il respiro (sarà capitato a tutti) e mi accontento di accarezzarla, leggermente.
Poi capita come ieri, pausa pranzo, dall'interfono in cucina sento il rumore nitido, inconfondibile del suo risveglio: lo schiocco della lingua sul palato, mi fiondo su per le scale, sento Cri che dice: "Vai piano..magari si riaddormenta", ma sono già in camera, nella penombra la vedo muoversi, effettivamente sembra sveglia, la chiamo dolcemente e se ne esce con una risata gioiosa e vedo gambe e braccia agitarsi da dietro le piccole sponde del lettino.
Questa è festa per me!!! E io a questi inviti non riesco proprio a resistere. Scendo in cucina con Giada in braccio, al mio "Era sveglia!!", Cri mi guarda con aria scettica, io: "Era sveglia!". Sguardo di mia moglie. Io: "Quasi sveglia" Altro sguardo. Insomma: "Va be l'ho aiutata a svegliarsi" e ci mettiamo a ridere. Brevi giochi prima di ripartire, ed il ritorno al lavoro è più leggero.
Luigi.

Qualche istantanea di vita quotidiana.




Io e Papà

Ho un po' sonno...appoggia quella fotocamera e portami a letto



Relax sul tappeto

Seduta sul divano


Mamma mi fa sempre ridere



Allenamento in palestra


Ed oggi che è San Valentino, vi presento gli amori della mia vita.






mercoledì 6 febbraio 2008

Suoni e colori

Le camere di casa si sono riempite di tracce, suoni e colori. Ogni angolo, dal soggiorno al bagno, dalla cucina alla nostra camera da letto, è cambiato: i segni di Giada sono ovunque ed è meraviglioso.
In cucina troneggia un coloratissimo seggiolone, dono dei nonni, da lì la nostra principessa controlla tutto e tutti, tranquilla e attenta ad ogni movimento, e noi schiavi dei suoi sorrisi, ci contendiamo le poppate e il cullarla per farla addormentare.





Comincia a "chiacchierare", con Cri si lancia in una melodia di gridolini e gorgoglii. Le osservo in silenzio, i loro suoni riempiono le stanze di felicità.





Spesso ricordo quello che ho provato quando per la prima volta ho pensato all'adozione, la sensazione di aver imboccato la strada giusta. E ora quella sensazione è una certezza.
C'era un disegno che aspettava solo di essere colorato, mancava solo la pittrice che adesso si rotola sul divano di casa, sguazza nella vasca da bagno, si diverte sul tappetto in soggiorno, reclama a gran voce quando ha fame, fa il broncio quando ha sonno, illumina il nostro risveglio con un grande sorriso.






Per me rimane questa settimana di totale dedizione alla mia piccola, dalla prossima si tornerà al lavoro e mai ritorno sarà più duro. Per ora godo ogni singolo minuto con lei, ho bisogno di farne scorta.


Ciao a tutti.

venerdì 1 febbraio 2008

A casa

Felici e distrutti siamo finalmente arrivati a casa nella tarda mattinata di Venerdì 1 Febbraio.
Il viaggio di ritorno ci è parso lunghissimo, vuoi per il forte desiderio di ritornare a casa, vuoi per lo scarso feeling di Gigi con gli aeroplani; al ritorno le turbolenze si sono sprecate, e tutto quello scodinzolare (sì perchè è questo che mi ricorda una turbolenza) a migliaia di metri di altezza non ci ha fatto granchè riposare. Inoltre, ad ogni turbolenza, Giada doveva traslocare dalla culla in braccio a mamma o papà per essere assicurata alla cinture, interrompendo i suoi placidi sonnellini.
Fatto sta che, per quanto la nostra bambina sia un angelo, effettivamene 17 ore di volo totali e 6 ore di attesa a Singapore (per quanto piacevoli) mettono a dura prova un adulto, figurarsi una pargoletta di 6 mesi. Per cui, nel ritorno in auto da Milano, complice anche il primo impatto con il seggiolino, Giada si è fatta sentire, altrochè.
Tutto a discapito di nonna Amelia, la mamma di Gigi, che si è ritrovata la tanto attesa nipotina, un tantino "arrabbiata", per cui il primo incontro non è che sia andato un gran che bene, ma avremo tempo per rifarci, nonna Amelia è una che non demorde facilmente.
Vista la reazione con la prima nonna, in cuor nostro temevamo l'entrata in casa, ma con grande sorpresa, appena giunti a casa, Giada ha iniziato a sgambettare, ci ha piazzato bei sorrisoni, e non se lo e fatto dire due volte a lanciarsi "semi gattoni" sul tappeto del soggiorno alla caccia di nuovi spazi e "tavolini" da conquistare.
E così abbiamo dato inizio all'attività di sposta, alza, nascondi, imbosca nei cassetti e in cuor nostro esultavamo di gioia e ci siamo detti: è come se fosse sempre stata qui.
E in questo clima l'incontro con i nonni Arrigo e Adele è andato decisamente meglio (devo dire al nonno che quella espressione beata gli dona veramente).
Certo ci vorrà un po' di tempo per assestarsi, però come inizio non è stato niente male. Seguono alcune delle prime foto scattate al rientro a casa.
Gigi, Cri e Giada

Sul tappeto in soggiorno

Jet Lag

Quasi quasi sto seduta da sola..