sabato 31 gennaio 2015

A Thầy-Nguyện


Oggi giornata intensa. Nei giorni precedenti la partenza avevamo chiesto a Giada se le sarebbe piaciuto ritornare a visitare il luogo dove ci siamo incontrati, “la sua casa dei bimbi”, come l’abbiamo da sempre chiamata, nella città di  Thái Nguyên a circa 80 km a Nord di Hanoi. Ha detto di sì, per cui il primo giorno in terra vietnamita l’abbiamo dedicato ad un ritorno, il più importante.
Tempo identico a quello di 7 anni fa, grigio, freddo e pioggerellina, di poco aiuto per godere del paesaggio. Il viaggio questa volta è stato sorprendentemente veloce, scordatevi strade deformate, piene di auto, moto, pedoni e persino bufali, scordatevi sorpassi al limite dell’incoscienza e manovre spericolate, ora una nuova e veloce autostrada collega Hanoi alle province settentrionali.
Giunti a Thái Nguyên l’impatto è nuovamente di cambiamento e progresso, tante costruzioni nuove, molte più automobili,  la sensazione è quella di un Hanoi di 7 anni fa,  una città di provincia partita un po’ in ritardo, ma pronta allo stesso sviluppo dirompente.
E poi…e poi è arrivata quella curva sulla sinistra, e da lì tutto è rimasto uguale, strada in leggera salita compresa (quella disastrata era e disastrata è rimasta), e finalmente ecco il cancello dell’istituto, e lì, prima di entrare, il cuore ha ricominciato ad andare per i fatti suoi, mentre Giada in silenzio osservava, studiava.
Com’è andata?  Nel complesso tutto bene,  anche se  la piccola si aspettava di vedere la stanza del nostro incontro, ma ora l’ala è in disuso, l’ingresso e il portone sono “sgarruppati”,  ed i bimbi  ospitati sono in un altro edificio. Inoltre, dato il Sabato, era presente solo il personale essenziale, che ci ha gentilmente ricevuti, di conseguenza non c’era neanche la Didi (dada)  ritratta in tante foto, che aveva accompagnato Giada il giorno del incontro, anche se ci hanno assicurato che opera ancora lì.

Nonostante questo, Giada è stata molto felice di rivedere la casa dei bimbi (anche se ha espresso chiaramente la propria delusione per non aver visto la stanza di ricevimento e per l’assenza della Didi). Dopo poco si è messa a saltellare, accennando i suoi  passetti di ginnastica, abbiamo scattato foto, ed è stata  felice e orgogliosa quando le ho detto che le persone presenti le facevano i complimenti, ci ringraziavano per la visita e avrebbero consegnato la sua foto alla Didi. 
Siamo certi che farà tesoro di questo viaggio, dei luoghi, della gente, che da sempre le abbiamo raccontato e  che finalmente ha potuto vedere in prima persona.  

Poi siamo tornati ad Hanoi, e approfittando di una  pausa nell’incessante pioggerellina che da ieri ci accompagna,  ci siamo concessi un bel giro al  Lago Hoan Kiem,  dove c’è già tanta aria di TET 2015: luci, addobbi e vetrine colorate. 
 
 


E di seguito  cena,  è sì l’ultimo Sabato a cena fuori in tre! Da Lunedì cambiamo musica!!!!

venerdì 30 gennaio 2015

Di nuovo in Vietnam

E sfiniti da un viaggio interminabile siamo di nuovo qua!
Io e Cri siamo concordi, è come non essere mai partiti. E lo  abbiamo compreso nell'istante in cui siamo usciti dall'areoporto.. E' bastato annusare l'aria (anche se sa spaventosamente di smog e umidità),  rivedere i colori (anche questa volta putroppo cielo grigio e pioggerella), risentire i rumori caotici di una città in continuo movimento (clacson usati come trombe che annunciano un arrembaggio),  ritrovare alcuni luoghi che hanno fatto parte di quelle due settimane di sette anni fa e riscoprirli praticamente identici ad allora.
Hanoi è ancora più vivace e contraddittoria,  hanno costruito di tutto e di ogni, ed è tutto un brulicare di cantieri, in centro e nelle periferie. Certi scorci presentato una contrapposizione involontaria, fra tradizione e occidentalizzazione  imperante, e comunque Hanoi, come tutto il Vietnam, è una città "di giovani".
E prima che la seconda grande avventura in Vietnam abbia inizio, un po' di riposo e alcuni momenti che non potevamo non dedicare a Giada, ma di  questo ne parliamo domani.
Adesso riposo.

mercoledì 28 gennaio 2015

Tutto pronto

Eccolo qua, il silenzio prima della partenza, quella quiete apparente e sospesa, la stessa di sette anni fa.
Valige pronte, mamma e Giada a nanna (Giada dorme, mamma chissà) e io a fare i conti con le emozioni. Siamo giunti alla parte finale di questo viaggio durato 5 anni:  finalmente abbracceremo Lucia, finalmente Giada conoscerà il paese dove e nata, finalmente saremo in quattro, il desiderio di tutta una vita.
Domani voliamo. Partenza da Malpensa alle 15.20 locali, scalo a Doha (Qatar) e arrivo Hanoi 14.25 locali.
Buona notte...e che notte.
Gigi

giovedì 22 gennaio 2015

Luna di Giada

Luna di Giada. Il tuo nome vietnamita ha questo significato, coincidenze che emozionano.
Hai uno sguardo impaurito e un'aria da pulcino arruffato, sei così bella, così piccola, così indifesa.
Siamo ad un passo, noi tre ad un passo da te. Mamma e Papà stentano ancora a crederci dopo tutta questa attesa, Giada, la tua sorellina, non vede l'ora.
Mancano pochi giorni e ritorneremo in Vietnam, saranno emozioni travolgenti, per noi, per la nostra primogenita, per la nostra famiglia, un ritorno e un nuovo inizio, nello stesso periodo del nostro primo viaggio verso la felicità.
Veniamo ad accoglierti piccola, e se nessuno  ti ha raccontato di noi, sappi che mamma sogna la tua voce, papà il tuo primo sorriso, e Giada non vede l'ora di coccolarti.
Sogniamo un nuovo meraviglioso abbraccio tutti insieme, ci sogniamo finalmente e per sempre in quattro.
Stiamo arrivando piccola Luna di Giada, e scusa se non abbiamo potuto raggiungerti prima, ma non è dipeso da noi, recupereremo il tempo, i baci, gli abbracci e le risate. Recupereremo tutto, te lo promettiamo.
Il tuo Papà, la tua Mamma e Giada.

mercoledì 21 gennaio 2015

Un anno dopo

Un anno dopo....7 anni dopo, il nostro primo grande sogno realizzato!!!