martedì 22 gennaio 2008

E' andata così

Riacquistato il controllo, è ora di fissare i ricordi.
Ritorniamo quindi a ieri 21 Gennaio 2008.
La partenza per l'istituto di Thai Nguyen è fissata per le 12.00 ora locale, siamo già svegli dalle 6.00, di dormire non c'è stato verso. Colazione forzatamente abbondante, ci aspetta una giornata senza pausa pranzo per cui incameriamo vivande, anche se i sapori sono un pò anonimi, sarà la tensione? Ore 11.00 Cri ha preparato praticamente tutto, borsa, pannolini e vestitini di ricambio, doni per le "didi" e per le autorità presenti durante la cerimonia del Dare e del Ricevere.
Rileggiamo gli appunti dell'ente, sia mai ci siamo dimenticati qualcosa..ok preso tutto. Scendiamo con Antonio e Milena nella Hall dell'albergo.
Pulmino e Stella (la referente) arrivano puntuali, carichiamo le borse e partiamo. In questi giorni Hanoi è FREDDA, ci sono 12°, e la giornata è piovosa. Dicono che è da 12 anni che non fa così tanto freddo ad Hanoi. Ci siamo portati dietro l'inverno. Sobh! Sarebbe stato bello avere il sole oggi.
Se domani mi chiederanno di cosa hai più paura, dell'aereo o di essere a bordo di un pulmino tipo FIAT Ducato a spasso per le strade de Vietnam settentrionale, adesso direi le strade del Vietnam!!. Forse sarà l'emozione per l'incontro, ma quasi non mi rendo conto che l'autista è un pazzo scatenato! sorpassi azzardati e frontali schivati all'ultimo, della serie vediamo chi rallenta o si sposta prima, tutto condito dal clacson personalizzato del pulmino, non la classica tromba da stadio, ma un melodioso acuto calante con effetto doppler. Per chi mi conosce, assicuro
che se qualcuno guidasse così in Italia e io fossi a bordo, dopo pochi secondi mi troverebbe attacato al collo. Per gli amici compagni di "svacco" giovanile, siete pregati di non prendere per i fondelli, dicendo che la mia guida è grosso modo così e che ai tempi provavate la stessa fantastica sensazione.

Ponte sul Fiume Rosso(usciamo da Hanoi)

Fino all'aereoporto internazionale la strada si mantiene trafficata, pericolosa, ma comunque accettabile, poi deviamo in direzione Thai Nguyen, distanza poco più di 30 km, il cuore sobbalza, e per altre ragioni non solo il cuore, ci troviamo infatti a percorre una strada a due corsie, strettina, tutta buche e dossi, sempre piena di immancabili motorini, ma anche di carretti trainati da buoi, biciclette stipate di mercanzia, pedoni, autoraticolati..ma l'impavido autista ingrana la quarta e avanti tutta..io voglio vedere GIADA prima possibile e possibilmente vivo e insieme a Cri!!!

A parte che il tempo è uggioso e nebbioso, la strada non da comunque modo di fissare un granchè del paesaggio, è quasi ininterrottamente costeggiata da case, negozi, botteghe artigiane. E con l'aumentare della distanza, aumenta anche la povertà ed il divario fra città e campagna.






Quale paese stiamo attraversando? Non saprei dire. Quando non sono case, si scorgono risaie ovunque, ogni tanto faccio una foto, provo a riprendere qualcosa con la videocamera, tutto sempre molto mosso e confuso a causa delle buche e della guida scriteriata, e dei finestrini non proprio puliti del mezzo di trasporto.

Risaie

Ai lati della strada le pietre miliari indicano i chilometri rimanenti, il nostro countdown.
Non stiamo chiacchierando molto, la tensione aumenta e spezza le parole. Sono passate quasi due ore di viaggio, siamo finalmente a Thai Nguyen, la città di Giada. E' abbastanza popolata, evidentemente meno caotica della capitale, ma comunque rumorosa. Il pulmino imbocca una strada a sinistra, poi una leggera salita, è evidente, stiamo arrivando all'istituto. Lo riconosco,
avendo trovato alcune foto sul web, non può che essere lui. Guardo Cri, fil di voce: "Siamo arrivati". Il pulmino entra dal ingresso principale, si affianca ad un edificio basso, ci sono finestre
scure, con doghe marroni. Dobbiamo scendere. Ci precipitiamo fuori, sento solo il battito del cuore che pulsa nelle orecchie.


L'istituto

Non si vedono bambini, ma si SENTONO. L'aria è piena di vagiti, ma quanti sono? ma dove sono? Faccio in tempo a riprendere qualcosa con la videocamera, c'è anche un bimbo, avrà al massimo 10 anni, mi guarda da dietro le doghe di una finestra semiaperta, ho le tasche piene di caramelle, di quelle gommose. Ci hanno detto che a volte ci sono bimbi che si muovono liberamente nell'istituto mentre si attende l'incontro, io e Cri abbiamo pensato di portare queste caramelle, per loro. Mentre Stella va ad annunciare il nostro arrivo ai responsabili dell'istituto, riesco ad allungare alcune caramelle al ragazzino, che immediatamente le prende e le divide con un altro ospite dell'istituto steso in un letto (forse è una ala dormitorio) che nella penombra non avevo visto.
Non c'è e non mi aspetto un grazie, ma ricevo uno sguardo, sarà con me per sempre.
E' l'unica istantanea che mi rimarrà dell'interno dell'istituto: come testimoniato da altre coppie, in alcuni istituti, le stanze in cui stanno i bambini sono off limits, questo probabilmente è uno di quelli.
Siamo accompagnati in una stanza annessa all'edificio all'ingresso dell'istituto, formale, con alle pareti foto di iniziative ed eventi riguardanti la vita dei bimbi. Io non vedo più quadri, sedie, vessilli vietnamiti, cerco comunque di filmare. Ci dicono di accomodarci che le bimbe stanno arrivando.
Il tempo di nuovo rallenta, sono seduto vicino a Cri. Mi sto guardando intorno, la stanza ha un lato con vetrate, da su un ambiente interno dell'istituto, nascosto da tende blu, qualcosa si può scorgere, da dove sono io nulla. Ma Antonio sì, ed improvvisamente se ne esce in un "Mio Dio".. le vede, stanno arrivando..forza papà, forza mamme, si vola. La prima ad entrare è Francesca con la sua didi, ho il tempo di filmare Antonio e Milena partire in orbita, e subito dopo arriva Giada con la sua di tata e siamo noi a decollare. Mando avanti Cri, è tutta tua anzi nostra, vai, io filmo poi sarà il mio turno.


E' come se l'avessimo sempre conosciuta, non piange, la didi la mette in braccio a Cri che si commuove ed è subito amore. Non stiamo nella pelle, la didi cerca insistentemente di dirci qualcosa, chiamiamo Stella, ci vuole dire che Giada (Nghiem) è brava e tranquilla, ci da alcune informazioni sulle poppate che fa, quanto latte prende. Giada è molto arrossata in faccia, ci spiega che è colpa del freddo.
Ora il tempo è rapido. Ci dicono che dobbiamo partire, pannolini, latte, pennarelli e libri da colorare portati in dono li abbiamo già consegnati al personale, prendiamo i regali per le didi e glieli consegnamo. La nostra dice chiaramente "GRAZIE". Nella concitazione non riesco a chiedere a Stella se può dirmi il nome della didi. La filmo mentre saluta Giada, nei suoi occhi vedo un velo di lacrime, devo resistere riesco solo a dire GRAZIE e lo ripeto finchè posso.
In fretta e furia ci caricano nuovamente sul pulmino e ci portano al palazzo di giustizia della provincia, per la cerimonia del Dare e Ricevere. Sul pulmino sono foto e riprese a ripetizione, baci e abbracci. Strano pensavo sarei scoppiato a piangere, invece nulla. L'adrenalina fa il suo dovere.
Arriviamo al palazzo di giustizia, cominciamo il rito della firma dei documenti. Le bimbe se la dormono tutta, belle beate.

Intanto conosciamo il vicedirettore del palazzo di giustizia, il direttore
dell'orfanotrofio ed un segretario (che si è destreggiato anche nelle foto di rito), tutti molto gentili, ci sono anche due gentili signorine che ci tengono le bimbe mentre espletiamo tutta la burocrazia necessaria, Stella efficiente fa da interprete.
La cerimonia è sobria, è a tutti gli effetti un rito di investitura, quando il vicedirettore ci proclama ufficialmente famiglia, io e Cri ci guardiamo e guardiamo Giada finalmente parte di noi.
Strette di mano scambio di doni concludono il tutto.
Risaliamo velocemene in pulmino, Giada dorme in braccio a Cri avvolta nella sua copertina, la prendo in braccio, emana un calore fortissimo, non ce la faccio più e scoppio a piangere, e questa volta sono tutte di gioia..tutte di gioia. Guardo fuori dal finestrino e guardo la città, e ancora una volta mi trovo a sussurrare grazie. Cullo Giada, bacio Cri e canto "Senza parole".
E' quasi buio, ci sono ancora 2 ore per rientrare in hotel, riesco ancora a fare alcune riprese durante il ritorno. L'autista è carico più che mai. Ci supera un' autoambulanza e ho il terrore che si metta in scia per fare prima (questa mi sa che sia una moda italiana non ancora arrivata fin qua).
Giada si sveglia, e riesce anche a sorridere a questi due fulminati che la tengono in braccio, che parlano una strana lingua, fatta di parole strane, straniere ma anche di gorgoglii, di bla bla bla, di baci a più non posso e abbracci. Facciamo anche la prima poppata in pulmino.

Giada è serena, io e Cri ci guardiamo e speriamo non sia la quiete prima della tempesta, temiamo una prima notte in bianco. Poco dopo le 18 siamo rientrati in albergo, sani e salvi.
Devo dire che la prima notte è andata benissimo: la bimba è buonissima, tenerissima e coccolona più che mai.
Luigi.

A tutti i "postatori" grazie di tutto l'affetto che ci state dimostrando.
Luigi, Cristina e Giada.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Non lo sapevo che Luigi fosse così bravo nel narrare, secondo me ha un futuro come scrittore, ...
a meno che non sia un talento che si manifesta solo quando parla della sua piccola.
Aspettiamo altre nuove ... quando avete tempo tra una strapazzata e l'altra a Giada, si intende.

Ago.

Anonimo ha detto...

Grazie davvero,
grazie di averci raccontato questo vortice di emozioni.... è tutto semplicemente fantastico....
E ancora complimenti è veramente bellissima.

Un abbraccio con affetto

Simona&Michele

Anonimo ha detto...

però non potete fare così....Luigi, in effetti dovresti fare lo scrittore...tutti in ufficio mi stanno guardando preoccupati...perchè sto letteralmente singhiozzando.
le vostre parole...i vostri volti così felici. e la Cri che prende in braccio Giada....WOW!!!!
Inutile dirvi che siete meravigliosi.
Vi abbraccio forte, Silvia.

marco e alessia family ha detto...

iL VOSTRO RACCONTO è DAVVERO COMMOVENTE! CHISSà QUANDO TOCCHERà A NOI.....; CON I VOSTRI RACCONTI ABBIAMO SOGNATO A OCCHI APERTI.
GIADA E' DAVVERO BELLA.
UN ABBRACCIO ALE E MARCO

Anonimo ha detto...

Congratulazioni a Luigi e Cri finalmente genitori. Ho saputo del lieto evento solo ieri pomeriggio e stamattina mi sono fiondata sul blog a leggere: mi sono commossa insieme a voi. Complimenti a Luigi per il racconto e grazie ad entrambi per averci permesso di condividere queste stupende emozioni. Com'è carina Giada! Ora inizia il lungo viaggio per crescere questo bel fagottino. Di nuovo complimenti.
Un abbraccio Barbara Roberto Martina e Silvia (S.Antonio, RA)
P.S. Se ci volete scrivere la mail è barbara.bartolini@rastra.it

Anonimo ha detto...

quante lacrime.......non ce la faccio più e non sono ancora la protagonista...figurati che mi succederà lì!!!!!

Tantissimi auguri e un grande abbraccio...bella famiglia!
Crescete in santità!

Anonimo ha detto...

Alex63

Mi avete fatto commuovere....ero lì con voi! Grazie.

Anonimo ha detto...

Dottor.Sintoni intanto che sei la'
potresti prendere lezioni di guida
da parte di un indigeno del posto
visto che le capacita' sono piu'
o meno le medesime!!!!!!!

Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

NON CI SONO PAROLE! HO GLI OCCHI ROSSI SIA NEL VEDERE LA CRI CON GIADA CHE NEL LEGGERE IL RESOCONTO DI GIGI. UN ABBRACCIO FORTE A TUTTI E TRE....VI ASTETTIAMO PRESTO A CASA. DONA & C.

Anonimo ha detto...

ragazzi,.....siete stupendi.
Vi abbraccio forte e attendo nuove foto. Giada é uno spettacolo!!!!!

Baci ad Antonella, Carlo e Giulia.

Kikka

Anonimo ha detto...

Sono in ufficio e ... la commozione mi assale... non so come avete fatto voi! Sono stra contenta! Grazie dei momenti di gioia che ci avete fatto vivere giorno dopo giorno!
Siete una gran bella famiglia... ed ora è tutto in discesa!!!
Baci a tutti

Anonimo ha detto...

quante emozioni!...la vostra vita è cambiata nel giro di poche ore, felicemente stravolta da una piccola creatura che vi ha rubato il cuore.
Un bacione alla piccola Giada e tanta felicità a tutti e tre!
Anna Lisa e Michela

Anonimo ha detto...

Ragazzi a guardarvi e a leggere le vostre parole ci vengono le lacrime agli occhi dalla gioia pura... non osiamo immaginare quando sarà il nostro turno...
Siete bellissimi
Veronica e Alessandro

Anonimo ha detto...

...............snif
Alessia

Anonimo ha detto...

Congratulazioni ancora! Giada é splendida e date l'impressione di essere insieme da sempre.
Grazie per i racconti, non sono riuscita a trattenere le lacrime a vedervi cosí felici!
Martina (soleesorriso)

Anonimo ha detto...

Tutto questo è bellissimo!Sono le persone come voi che rendono migliore questo mondo! un abbraccio spupazzoso alla mia omonima.. Giada